Ernia inguinale: sintomi, cause e intervento chirurgico
L’ernia inguinale è una patologia molto comune che colpisce milioni di persone ogni anno, causando fastidio, dolore e limitazioni nella vita quotidiana. Spesso, l’unica soluzione efficace è l’intervento chirurgico, ma molti pazienti si chiedono quando operarsi, quali tecniche esistano e quali siano i tempi di recupero.
Per fare chiarezza, abbiamo intervistato il Dott. Andrea Rinnovati, specialista di Chirurgia Generale presso il Centro Chirurgico Toscano, che ci spiegherà tutto ciò che c’è da sapere su sintomi, diagnosi, operazione e post-operatorio.
Che cos’è l’ernia inguinale?
L’ernia inguinale si verifica quando un viscere fuoriesce dalla cavità addominale attraverso un’apertura naturale. È una delle patologie più diffuse e può interessare chiunque, anche se è più comune negli uomini a causa delle differenze anatomiche.
Quali sono le cause dell’ernia inguinale?
L’ernia inguinale si sviluppa a causa della fuoriuscita di un viscere dalla cavità addominale attraverso il canale inguinale, una struttura già presente nel corpo. Negli uomini, il canale inguinale ospita il funicolo spermatico, mentre nelle donne contiene il legamento rotondo. Questa predisposizione anatomica rende gli uomini più soggetti a questa patologia. Esistono anche forme congenite nei bambini, che possono manifestarsi con diverse gravità.
Sintomi dell’ernia inguinale: come riconoscerla?
I sintomi possono variare:
- Ernia asintomatica: si nota un rigonfiamento a livello inguinale senza dolore.
- Ernia sintomatica: può causare dolore, fastidio, senso di pesantezza o parestesia (alterazione della sensibilità). In alcuni casi, il paziente cerca di ridurre manualmente l’ernia spingendola nell’addome.
Cosa succede se non si opera un’ernia inguinale?
Non tutte le ernie necessitano di intervento immediato. Se si tratta di un’ernia inguinale diretta con colletto ampio e senza sintomi, potrebbe non causare problemi. Tuttavia, se è un’ernia inguinale indiretta e sintomatica, è consigliabile correggerla chirurgicamente per evitare complicazioni.
Come si svolge l’intervento per l’ernia inguinale?
L’intervento chirurgico dipende dal paziente e dalla tipologia di ernia. Nei bambini si utilizza ancora la tecnica classica senza l’uso di protesi, poiché il corpo è in fase di crescita. Negli adulti, invece, si impiegano reti in polipropilene o altri materiali per rinforzare la parete addominale.
Quali tecniche chirurgiche vengono utilizzate?
Al Centro Chirurgico Toscano, la scelta della tecnica dipende dal singolo caso. Le principali metodologie includono:
- Tecnica di Lichtenstein: la più utilizzata al mondo, prevede l’uso di una rete per rinforzare l’area indebolita.
- Tecnica di Trabucco: una delle prime a essere sviluppate con l’utilizzo delle reti.
- Tecniche con reti presagomate e preconfezionate.
- Intervento laparoscopico: indicato soprattutto per ernie bilaterali o per pazienti giovani e sportivi, in quanto consente un recupero più rapido.
Tempi di recupero dopo l’operazione
Il recupero post-operatorio varia da paziente a paziente, ma generalmente segue queste tempistiche:
- Degenza: solitamente un giorno, massimo una notte in ospedale.
- Primi 7-10 giorni: evitare sforzi fisici, compreso sollevare oggetti pesanti.
- Guida: si può riprendere dopo circa una settimana, evitando movimenti bruschi.
- Attività sportiva: è necessario attendere almeno 4 settimane prima di tornare ad allenarsi.
Quando operarsi per l’ernia inguinale?
Se l’ernia causa dolore o fastidio, è consigliabile non posticipare l’intervento. L’operazione è sicura e permette di risolvere definitivamente il problema, migliorando la qualità della vita del paziente.