Laparocele: che cos’è, sintomi, cause e intervento chirurgico

L’intervento per il laparocele è tra le procedure più comuni in chirurgia addominale, con oltre 30.000 casi trattati ogni anno in Italia. Si tratta infatti di una complicanza post-operatoria che può insorgere anche a distanza di mesi o anni da un precedente intervento chirurgico, soprattutto nella zona addominale.
Il laparocele, noto anche come ernia incisionale, può compromettere in modo significativo la qualità di vita del paziente se non trattato correttamente. Per approfondire l’argomento, abbiamo intervistato il dottor Luca Mariotti, Specialista in Chirurgia Generale presso il Centro Chirurgico Toscano, esperto nel trattamento di patologie della parete addominale e nella chirurgia mini-invasiva.

Che cos’è il laparocele?

Il laparocele è un tipo di ernia addominale post-operatoria che si sviluppa in corrispondenza della cicatrice di un precedente intervento chirurgico. In pratica, è una protrusione che si forma attraverso un punto di debolezza della parete addominale, solitamente nella zona in cui è stata praticata l’incisione chirurgica.
Esistono diversi tipi di laparocele, che variano per dimensione, sede e gravità, e che richiedono approcci terapeutici differenti.

Quali sono le cause del laparocele?

Le cause del laparocele possono essere molteplici e non sempre facilmente identificabili. Tra i principali fattori di rischio troviamo:

  • Obesità
  • Interventi chirurgici eseguiti in urgenza
  • Età avanzata
  • Fragilità dei tessuti
  • Infezioni della ferita chirurgica nel post-operatorio

In generale, il laparocele è considerato una complicanza della chirurgia addominale.

Quali sono i sintomi del laparocele?

I sintomi più comuni del laparocele includono:

  • Sensazione di fastidio o dolore localizzato
  • Gonfiore nella zona della cicatrice
  • Difficoltà nella canalizzazione intestinale
  • Nei casi più gravi, può insorgere un’occlusione intestinale

È importante non sottovalutare questi segnali e consultare uno specialista in chirurgia addominale.

Come si diagnostica un laparocele?

Il primo passo è sempre una visita specialistica. A seconda dei sospetti clinici, lo specialista potrà richiedere esami diagnostici come:

  • Ecografia addominale
  • TAC con studio della parete addominale (particolarmente utile nei laparoceli più complessi)

Questi esami permettono di valutare con precisione le dimensioni e le caratteristiche dell’ernia.

In cosa consiste l’intervento per il laparocele?

Il trattamento del laparocele è quasi sempre chirurgico e ha l’obiettivo di ricostruire la parete addominale danneggiata. Le tecniche utilizzate possono variare, ma spesso si ricorre all’uso di una rete in polipropilene o di altri materiali biocompatibili per rinforzare la zona interessata.

La scelta della tecnica dipende da diversi fattori, tra cui:

  • Dimensione dell’ernia
  • Condizioni generali del paziente
  • Presenza di infezioni o recidive

Quali sono i tempi di recupero dopo l’intervento?

Il decorso post-operatorio può variare in base alla complessità del laparocele:

  • Per laparoceli di piccole dimensioni, il paziente può essere dimesso in 2-3 giorni
  • Per ernie più grandi o complicate, il ricovero può durare fino a una settimana

In ogni caso, è fondamentale rispettare un periodo di riposo di circa un mese ed evitare sforzi fisici importanti per favorire la corretta guarigione.

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